La casa passiva (o passivhaus) è una casa ecologica autosufficiente. Essa è grado di coprire la maggior parte del proprio fabbisogno di raffrescamento e riscaldamento autonomamente. Come? Semplice: sfruttando i dispositivi già presenti al suo interno, la conformazione e i materiali di costruzione. Così sarà possibile preservare il calore in essa contenuto e impedire l’eccessivo riscaldamento in estate. Per avere una casa passiva è importante prestare attenzione al calore interno e alla ventilazione degli spazi. Non sono da meno l’utilizzo di isolamento e finestre termiche.
Com’è fatta una casa ecologica?
Una casa autosufficiente sfrutta i propri materiali e la corretta disposizione degli ambienti per prestazioni energetiche ottimali. Lo scopo è quello di ridurre l’utilizzo del condizionamento estivo o del riscaldamento invernale.
Questa pratica è nata nel 1988 in Svezia e si è diffusa presto nei paesi nordici, con l’obiettivo di preservare il calore nelle case senza dover ricorrere al riscaldamento. Sebbene sia stata studiata per i paesi freddi, con i giusti accorgimenti sarà facilmente applicabile anche al caldo clima mediterraneo. Un’ottima coibentazione, infatti, aiuta a tenere lontane anche l’afa e il calore estivo!
I principali accorgimenti per costruire la propria casa passiva:
- Isolamento termico: con un’ottima coibentazione delle pareti verticali e dei sottotetti, impiegando un materiale dello spessore di circa 30 cm, sarà possibile tenere lontano sia il freddo che il caldo. Soluzioni ecoCreative effettua isolamento termico a Torino e provincia con Insufflaggio delle pareti. Ci occupiamo, inoltre, di isolamento dei sottotetti con poliuretano espanso.
- Ventilazione meccanica controllata: una volta isolata perfettamente la casa, sarà importante non disperdere il calore o la frescura aprendo le finestre. Sarà però altrettanto fondamentale garantire un corretto ricircolo dell’aria per espellere umidità e CO2. È qui che entra in gioco la VMC. Questo sistema, insieme allo scambiatore di calore, permetterà di arieggiare gli ambienti senza disperdere la temperatura interna.
I materiali e le caratteristiche di una casa passiva
Ma se parliamo di casa passiva, ci riferiamo soprattutto a quei particolari accorgimenti per i quali andrebbero sfruttati i materiali e i dispositivi già presenti in casa:
Calore interno: una casa autosufficiente è tale se sfrutta il calore degli elettrodomestici attivi. Si servirà inoltre del calore dell’illuminazione naturale (e artificiale) e di quello dell’acqua calda sanitaria. Da non trascurare è anche il calore corporeo delle persone che la abitano. Con tutte queste fonti di riscaldamento, l’isolamento termico e la ventilazione basteranno a conservare e purificare il calore prodotto.
Serramenti: particolare attenzione andrebbe dedicata ai serramenti. In una casa passiva essi sono sempre molto spessi e ampi, per permettere al sole di riscaldare tutti gli ambienti. Sarà quindi importante installare ampi serramenti sul lato più soleggiato dell’edificio, riparando e isolando invece le pareti più ombreggiate e fredde.
Materiali: i materiali perfetti per una casa ecologica sono sicuramente il legno e i mattoni. Tuttavia, anche il cemento risulta ottimo per una casa autosufficiente.
Interventi di risparmio energetico: i vantaggi di una casa passiva
Una casa ecologica autosufficiente è in grado di restituire un vero e proprio risparmio energetico in bolletta ai suoi proprietari. Essa costituisce inoltre una soluzione ecologica per l’ambiente. Sfruttando il calore generato al suo interno, aiuterà a risparmiare energia. Ciò conferirà ai suoi inquilini totale comfort, illuminazione ottimale e un’aria sempre pulita.
Quanto costa una casa ecologica
Attualmente una casa ecologica non risulta estremamente economica, soprattutto in Italia, dove non è ancora molto diffusa. Sono però molto comuni le pratiche di coibentazione e ventilazione che consentono un notevole risparmio energetico. Soluzioni ecoCreative ha a disposizione tutti i mezzi per effettuare interventi di efficientamento energetico a Torino e provincia. E, come se non bastasse, la spesa sarà recuperabile già dal primo anno! Con un intervento di insufflaggio, isolamento del sottotetto e ventilazione meccanica controllata riusciremo a ridurre gli sprechi di energia e la spesa in bolletta. Scopri di più sul nostro articolo, Insufflaggio pareti e isolamento sottotetto: prezzi e risparmio energetico.
Quanto risparmio con una casa autosufficiente?
La prima casa passiva in Italia è stata costruita, interamente in legno, in Lombardia. Si tratta di un edificio di tre piani per un totale di 600 mq. La sua spesa di riscaldamento e raffreddamento durante il primo anno ha raggiunto i 100€ complessivi. Si stima, infatti, per una casa passiva, un consumo di circa 1,5 l di carburante (o 15 Kwh) per metro quadro. Nulla, se paragonato ai 10-12 litri che consumerebbe una casa tradizionale. Insomma… più ecologici di così!
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